GIORNO 8
Ci svegliamo non presto ma manco tardi,
a un'ora decente per fare le valigie di nuovo e incamminarci verso la
stazione. Che guardando sulla cartina abbiam subito capito che
all'andata abbiam fatto il giro dell'oca per arrivarci, e allora
troviamo una strada decisamente più semplice e in meno di 10 minuti
siam già in stazione. Ci sono svariati treni che vanno a/verso
Monaco, sia regionali che intercity. Noi abbiamo la prenotazione su
un intercity (prenotando da internet puoi comprare scontati solo gli
intercity che così finiscono per costare meno dei regionali) e stiam
ben attenti a controllare il numero del treno, in modo da non finire
su un altro, che ci porterebbe comunque a destinazione, ma che magari
ci farebbe prendere una multa. Vabbè. Sullo stesso binario sul quale
doveva arrivare il nostro doveva arrivare pure un altro, sempre per
Monaco. Mancano pochi miniuti all'arrivo del treno, quello prima /
non il nostro, e non è ancora arrivato. Pazzesco, ritardo in
Germania. Ad un certo punto, superato l'orario previsto, in mezzo
proprio tra quello prima e il nostro, arriva un treno. Allora mi
avvicino al controllore con la prenotazione e gli dico tipo “scusi,
ma questo che treno è? Perchè io avrei questo qui della
prenotazione...” e lui mi dice “presto, sali pure su questo che
tanto va a Monaco che l'altro ha 20 minuti di ritardo”... allora
urlo alla Sara di muoversi. Lei si muove alla moviola mentre il
controllore sta per fischiare. Saliamo. Arriviamo a Monaco pure in
anticipo. Vabbè, Monaco. Arriviamo in stazione e andiamo a farci
dare una cartina della città, e una del sistema tram/metro. C'è un
tipo che sembra indiano all'info-point che ne sa praticamente quanto
noi. Ma intanto io ho l'email sul cell della tipa. Della tipa, sì,
perchè a Monaco avevamo prenotato tramite Air B&B che è
risultato essere un super sito. In pratica questa tipa, tale Romy,
c'aveva affittato il suo bilocale. Vabbè, arriviamo quindi a Monaco,
prendiamo il tram numero 16 (o 17? era uguale, tanto faceva lo stesso
tragitto) e in 10 minuti (circa 6-7 fermate) arriviamo alla fermata.
C'era stato detto di andare subito a destra appena scesi, ma la Sara
dice che bisogna andare dritti e poi attraversare a destra. E infatti
sbagliamo. Chiediamo a una vecchina che ci indica la giusta via.
Arriviamo davanti alla casa. Le chiavi di casa erano dentro la
cassetta della posta, così c'era stato detto, sempre via email. Ok,
ma come entriamo nell'atrio?? c'era stato detto che il portone di
solito è aperto. E infatti era chiuso. In tal caso bisogna suonare.
Sì, ok, ma a chi??? proviamo allora al nostro interno, il 531. Ci
viene aperta la porta. Ma da chi?? mistero ancora irrisolto. Troviamo
comunque le chiavi, quinto piano, due ascensori. È un classica casa
tipo quella che aveva mia sorella a Helsinki, ovvero (a nostro
avviso) proprio per studenti, ragazzi, gente alla buona. Non
disagiata, eh, assolutamente. Anche quartiere super carino e super
tranquillo, un sacco di pub, un sacco di negozi e ristoranti. Bello.
Nel verde, carino. Vabbè, il bilocale è proprio un bilocale, con
dentro tutte le cose di sta Romy. Io e la Sara giochiamo a capire la
sua personalità. Collezione di film orrenda, con robe tipo Save the
Last Dance, Notting Hill, che palle. Vabbè, appena si entrava
cucina, poi a sinistra cesso, e davanti camera, piuttosto spaziosa,
con letto a due piazze, divanetto, tv, finestra grossa. La porta del
bagno non si chiudeva del tutto, nel senso che rimaneva appoggiata,
ogni volta che andavamo a fare la cacca l'altro/a doveva andare
nell'altra stanza per non sentire rumori di scuregge o plof vari. Ci
prepariamo, usciamo. La facciamo a piedi fino alla stazione e ci
mettiamo 25 minuti, quindi capiamo che dovremo sempre prendere il
tram, ok. La via principale di Monaco, quella porta a MarienPlatz è
enorme: è una delle vie pedonali più grosse al mondo. Piena di
gente, piena. Subito infatti alla Sara non fa una grandissima
impressione: dopo tante città a misura d'uomo, piccoline, Monaco ci
sembra davvero una metropoli. Cosa che, più o meno, è. C'è pieno
di turisti, pieno di gente. Mangiamo un super panino fatto dalla Sara
la mattina ad Augusta, e ci rilassiamo su un prato dietro a
MarienPlatz. Comunque MarienPlatz è bellissima. Tutta Monaco è
bellissima. Arriva il nostro drinking-time e andiamo a scoppiarci un
litro di birra all'HB, che è stupenda come me la ricordavo (c'ero
già stato nel 2008, all'Oktoberfest). Usciti finisco al negozio,
proprio lì fuori, nel TSV Munchen 1860, per me unica squadra di
Monaco. Mi compro berretto invernale con tanto di pon-pom e ciabatte.
Poi torniamo a casa per cena. Mi provo le ciabatte che mi van
piccole, quindi tornerò a cambiarle. Siamo stanchi. Belin siamo
stanchi. Ceniamo, dopo aver fatto la spesa in un ottimo supermarket,
e mi metto a guardare la tele, perchè sapevo che ci sarebbe stato
del calcio in tv, belin in Germania lo dan sempre. C'era infatti lo
Stoccarda, che giocava l'andata di qualificazioni per l'Europa League
conntro una squadraccia slava. La partita mi prende, anche perchè lo
Stoccarda perde. Tifo di brutto. Sotto 2-0 nel finale accorcia le
distanze. E al 92esimo quello scarpone di Ibisevic rischia di fare il
2-2, c'ho tirato un urlo, ero già pronto a esultare. Che sfiga.
Morale della favola 2-1 per gli ignorantoni slavi. Molinaro terzino
sinistro dello Stoccarda, inguardabile, che grammo. Quel divano di
casa è killer. Il football in tele con birrette c'han ucciso.
Usciamo solo per fare una passeggiata. Alle 11:30 siamo a dormire.
GIORNO 9
Ci svegliamo dopo un buon numero di ore
di sonno. Il tempo non è bellissimo, ma manco brutto. Guardando su
meteo.it scopriamo che l'indomani sarebbe stato più bello (forse) e
allora decidiamo di rimandare la nostra visita al Lago di Starnberg.
La mattina facciamo colazione a casa, rubando del thè alla Romy, e
poi usciamo e andiamo a vedere/a girare Nymphemburg, una sorta di
reggia di Versailles, fatta da Ludwig II, il Re Cigno, quello che
vestiva sempre di bianco, era un buliccione. Reggia stupenda,
castello/palazzo incantevole, enorme, vicina alla nostra casa, tipo 4
fermate di tram. Che bel posto. Cigni, papere, bosco, tanto bosco,
tanto verde, fiumiciattoli. C'è piaciuto tantissimo. Ad un certo
punto un signore, secondo me pure lui buliccissimo, ci dice se
volevamo vedere una cosa interessante. Io ho avuto paura mi mostrasse
il belino-barzollo. Vabbè, ci dice di guardare su, un albero, che
c'è un gufo. C'era davvero! Si muoveva appena. Siam stati 5 minuti a
naso in su a guardare sto esemplare di gufo, che se ne stava lì,
incurante del resto. Momento gayo. Ci riposiamo su una panchina
davanti a sto lago, dove cigni e uccelli vari ti venivano a 3 passi
da te. A me mettevano ansia: spesso la natura mi mette ansia,
soprattutto i volatili così grossi. Che voi ve ne rendiate conto o
meno, sono animali decisamente aggressivi: se attaccano banda a
puntarti, a beccarti, non ti mollano più. A me mettono ansia. mi mettono a disagio con me stesso e l'ambiente circostante.
Pranziamo con un panetto home-made, che ora come ora non ricordo come fosse, ma l'aveva fatto la Sara, quindi era sicuro molto buono. Poi ci dirigiamo verso l'English
Garden, che è quasi in centro. C'era stato consigliato da Simone
Zimmo Puzzo, via facebook, il giorno prima, per caso. Super posto!
Parco assurdo, enorme. Due le cose prevalentemente belle: 1, il
river-surfing! Cioè, c'era un punto dove sto fiumiciattolo faceva
una sorta di onda all'indietro, e c'era dei ragazzi che la surfavano.
Quando uno cadeva attaccava l'altro. Figata. La cosa 2, assolutamente
il bier-garten: stratosferico, stupendo, birra a basso costo, ottima.
Lì ci siam piazzati già alle 3:30, e ci siam beccati una media, e
ci siam mangiati un'insalata che c'era avanzata da pranzo. Super
posto, c'era pure una banda che attaccava ogni tanto, molto tipico,
direi. Poi siamo tornati in centro, ovviamente all'HB. Mi son
cambiato le ciabatte. 10 euri spesi ottimamamente, visto che per
quest'inverno ne avrei comunque dovuto comprare un paio. Super
pantofole grigioline con tanto di scudetto del 1860. Poi casa,
doccia, cena. Stavolta siamo usciti. Di nuovo HB (nell'altro posto dove siam andati c'era un bordello di gente e c'ha detto che ci potevam mettere solo dentro, quindi della di menosss) per una Paulaner
veloce, e poi back home. C'era una alla fermata del tram ciucca
marcia che si sboccava in mezzo alle gambe. Che disagio. C'era pieno
di gente, pure il tram era pieno. C'era tanta gente normale, alcuni
disagiati, molti turisti innioranti ciucchi. M'ha fatto piacere vedere Monaco by night. Comunque la preferisco di giorno. Vabbè, a mezzanotte
eravamo a casa, nanna.
GIORNO 10
Ultimo giorno vero e proprio di
vacanza. A me prende già un po' la “malli”. Vabbè, colazione,
lavatina veloce, prepariamo il pranzo (cioè, la Sara lo prepara, io
cazzeggio), e usciamo. Andiamo in stazione a prenderci il treno per
Starnberg, che è questo paesino su questo lago, tipo a 25 minuti di
treno-regionale da Monaco. In stazione c'è pieno di polizia: oggi si
gioca il derby Bayern Munchen – Nurnberg! Figata, vorrei essere nel
settore ospiti con i tifosi del Norimberga. Che tra l'altro popolano
la stazione pacificamente, nonostante tutti quanti sfoggino la loro
norimberghità a bomba, con bandiere, sciarpe, magliette. Vabbè,
saliamo sul treno e arriviamo a Starnberg, che subito mi sembra
proprio un posto morto. Arrivati non c'è un gran cazzo di niente,
solo baretti e moli di barche, su questo lago, che è proprio lì
davanti alla stazione, grosso, molto grosso, stile Lago di Garda,
quasi. Il Lago di Garda è più bello e caratteristico, forse. Però
in generale mare, laghi, fiumi, ovunque ci sia dell'acqua... a me
piace, mi sballa. Troviamo, dopo aver fatto un giretto, un bel prato,
tipo quello dei parchi di Nervi, che dà proprio sul lago, come se
fosse una spiaggia. C'è un bellissimo pontile, stile quello di
Dawson's Creek, che si infila in mezzo al lago. È un pontile a forma
di T: non è lungo, ma dalla parte larga ci sono le scalette, una a
destra e una a sinistra, e si può scendere in acqua da lì, per fare
il bagno. Bè, l'acqua è bassa, ci si può saltare/tuffarcisi dentro
tranquillamente. Ci piazziamo lì, ci prendiamo un po' di sole, e poi
decidiamo di fare il bagno. L'acqua è ovviamente fredda, ma molto
meno di quello che pensavo: è tipo come il mare da noi a giugno,
freschetto, ma il bagno lo si fa. Era tipo dalla prima media, credo,
che non facevo il bagno in un lago, e comunque mai fatto in un lago
così grande. Bella storia. Poi pranziamo, e ci godiamo le mille
birrette portate da casa, con l'aiuto della nostra super borsa (in
lana-cotta, ma termica) della Paulaner: 10 euri al supermarket, con
dentro pure 6 birrozze, spettaculo. Mi viene l'abbiocco e mi godo un
pisolino al sole, sdraiano sull'asciugamano sull'erba. Super
pisolino. Facciamo un altro bagno. Poi il tempo viene grigio e
decidiamo che è giunta l'ora di portare via le balle, anche perchè
bisogna prepararsi, che domani si parte, e comunque ancora un giretto
dopo cena lo vogliam fare. Quindi facciamo un bel giro nei giardini
lì dal lago, cerchiamo un bel cesso dove spisciare in stazione, e ci
riprendiamo il treno back to Monaco. Mentre siamo sul tram, diretti al supermarket per comprarci colazione e pranzo del giorno dopo inizia a piovere, e a fare freddino. La malli avanza. Quindi poi casa, doccia, cena,
valigie quasi pronte... e usciamo nel quartiere, a fare due passi. Due sere prima
avevamo addocchiato un bel pub. Lo troviamo subito, e ci infiliamo.
Hanno la birra Augustiner! È da una vita che non la bevo e me ne
scoppio subito una. Ci godiamo due chiacchere, il locale è
splendido. La cameriera ci chiede, dopo averci servito, mentre ci godiamo le nostre Augustiner, come va, se va tutto bene, se ci piace la birra. E' gentile, e mi pare pure fosse carina. Anche in questo locale il cesso è pulitissimo. Comunque ennesimo bel locale; quando vado in certi posti penso che a Genova ci sono veramente pochi posti belli, eppure mica siamo una città così piccola, e tanto meno abbiamo un centro piccolo. Nella nostra zona c'eran tanti bei posticini, pur non
essendo proprio in centro. Torniamo a casa, facciamo la conta di
tutti i sottobicchieri che abbiam preso sin dal primo giorno, con
permesso o meno, e vediamo di chiudere (o quasi) le valigie. A sorpresa mi ci sta tutto. Un po' stretto, ma pensavo di schiumarci, e invece no, tutto chiuso tranquillo. Spero solo non me la pesino, e in caso che non siano tanto severi, perchè suppongo proprio di essere leggermente oltre i 10kg che RyanAir mi concede. Bè, nanna subito dopo. Domani si parte, e che due palle.
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