venerdì 16 marzo 2012

bring us the beers

Sono tornato da Parigi, oramai quasi un mese fa (!). La vacanza è andata bene, più che bene: città super fantastica, posti davvero belli, e veramente bello rivedere Soila e Raoul. Una settimana da incorniciare. E ha fatto pure bel tempo.
Tornare alla normalità è come al solito dura. C'è gente che dice che dopo un po' si spalla di stare in vacanza: CHE PERDENTI. Uno che si spalla di stare in vacanza è veramente un fallito, una persona misera, senza mezzi termini. Io ci sballo, in vacanza, ci sballo di brutto. A volte credo quasi di essere una persona diversa, belin.

E poi niente. Le settimane sono passate, e sono venute a trovarci la Cristina, la Cinzia e la Josy, all the way from Tonara. Cioè, venute a trovarci... sono venute a Genova, poi ci siam visti poco: io e la Sara al lavoro, e così abbiam fatto due mini-serate insieme al pub, e poi sabato sera scorso, a vedere i Queers, alla Skaletta di La Spezia. I Queers son sempre i Queers. Cioè, alla fine mi fan sempre venire i brividi. Sono i Queers che fanno i pezzi dei Queers, senza praticamente pause. Non possono che venirmi i brividi. Un gruppo che non ascolto più tantissimo, ma che ogni volta che metto su... belin, sono i Queers. C'ho sprecato giorni, settimane, mesi ad ascoltare i Queers. E, nonostante gli ultimi lavori siano un po', come dire... gli ultimi lavori... sono sempre i Queers. Mi fan sempre piacere, mi fan sempre bene. E quindi niente, non so se l'ho già detto, ma i Queers son sempre i Queers.
(click sull'immagine per download)

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