martedì 1 maggio 2012

the scene

In pratica scrivo un'entry al mese.
Ultimamente, negli ultimissimi giorni, ho pensato a varie cose sul punk rock. E alla fine penso di esser contento di "appartenere" a Genova. Certo, se abitassi nel milanese avrei mille occasioni di mille concerti, ogni mese, ogni settimana. Però anche Genova nel suo piccolo spacca. Innanzitutto spacca per il fatto che siamo in pochi e non abbiamo rivalità o malizie varie. Non abbiam scazzi. Ci "vogliam bene" per davvero. E soprattutto non c'è gente che arriva a fare la super figa, con il tatuaggio giusto, con i vestiti giusti; siam tutti discretamente zozzi e ignoranti e non ci fissiamo la maglietta che abbiam messo su, e non facciamo la gara a chi piacciono di più i Ramones. C'erano personaggi così, nella nostra scena, ma per fortuna si solo eliminati; cioè, si sono autoeliminati, più che altri. Perchè ovviamente era evidente fossero dei gran poser, gente che si doveva solo far vedere e arrivati ad un certo punto non c'è più nessuno che ti guarda e l'unica cosa che puoi fare è farti da parte. L'altra sera abbiamo suonato coi Monelli, che son riusciti a riesumare certe salme che non si vedevano sulle scene da milioni di anni. Salme vere e proprie che vengon ancora con l'atteggiamento "a voi bambini insegnamo noi, come si fa"; con l'atteggiamento di robe che solo loro eran fieri, che "ai loro tempi sì che era una figata". Certa gente è la stessa che si lamenta se a Genova c'è poca gente ai concerti punk rock, ma io mi chiedo: come fanno a saperlo che c'è poca gente, se loro non si vedono da tipo 5-6-7-8 anni?? non capisco. La gente che c'è, sempre o più o meno sempre, è veramente simpatica. Gente con cui mi fa davvero piacere condividere le serate, quelle più o meno poche che ci sono. Tutt'altra cosa rispetto a gente che vedo ogni tanto ai concerti fuori Genova, soprattutto nel piacentino. Personaggi usciti fuori dall'ennesima SAGRA DELLA POSA. Le ragazze più dei ragazzi: tipe che arrivano addirittura in tacchi. TACCHI, anche alti e semi-a-spillo. Ma che roba è!?!?? tacchi ai concerti punk rock. Certe forse voglion atteggiarsi da pin-up; a me sembran solo delle semi-ciccione. Oppure, le più spaziali, ancora di più, son quelle che ora si vestono "indie", perchè, sai, loro si sono evolute dal punk, son "cresciute". Così facendo sfoderano questi vestiti che penso si metta mia nonna per andare in chiesa la domenica mattina. I maschietti invece non mi turbano più di tanto. Anche perchè poi becco sempre un sacco di amici o conoscenti, e tranne alcune rari esempi di gente pesantissima che sembra aver inventato il punk, che solo loro la sanno giusta, tutti gli altri ci sballo pesante. Poi gente che non conosco, che ci squadra a noi genovesi in trasferta, come se fossimo degli animali stranissimi, vediamo che maglietta hanno sti qua, chissà di dove sono, non li ho mai visti da queste parte... etc etc. MAH. Poi c'è Las Pezia, e devo dire che alla Skaletta mi sento a casa. Mi sento bene, mi piace sempre andarci. Oh, anche lì ci son certi personaggi che penso che abbian inventato loro il punk rock, perchè non riesco a capacitarmi di certi atteggiamenti; però in linea di massima mi diverto sempre un casino e qualsiasi riflessione su questa linea viene messa da parte.

I miei amici di Forlì, i TEENAGE BUBBLEGUMS, han sfoderato un super disco (Monster Zero records) che si intitola "learn from yesterday, live for today, pray for tomorrow" (che titolo lungo, belin) che è veramente bello. Ci son mega pezzoni, collosissimi, che ti si appiccicano le melodie al cervello. Bello bello.

3 commenti:

  1. maffo!
    non sapevo avessi un blog, seguirò anche il tuo.
    Contento che siamo riusciti a resuscitare cadaveri!ahahah
    cmq si, voi genovesi siete animali stranissimi,
    ma vi vogliamo bene lo stesso!
    Alla prossima!

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  2. I tacchi ai concerti punkrock sono SBAGLIATI.
    I Teenage Bubblegums spaccano.

    giacomo

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